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Pubblicità nel settore sanitario: ultimo (si spera…) atto. Intervista a…Andrea Senna

La riforma inserita nella Legge di bilancio 2019 è stata leggermente modificata portando così al superamento della pre-procedura di infrazione aperta nei confronti del nostro paese dalla Comunità Europea. Andrea Senna, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Milano, ripercorre le iniziative e i risultati ottenuti.

Con l’inserimento nella Legge di bilancio 2019 del testo che normava la pubblicità sanitaria
permettendo quella informativa ma vietando quella promozionale e suggestiva – che avete preparato con i legali dell’Ordine e con il supporto di CAO Nazionale, ANDI e AIO – avete raggiunto un obiettivo estremamente importante, dottor Senna. Che cosa è accaduto e che cosa è cambiato in merito nel corso del 2023?
Da allora la norma è stata più volte messa in discussione subendo diversi attacchi.
Tra questi, c’è stato il ricorso a livello europeo promosso da ANCOD-Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici che rappresenta il comparto dell’odontoiatria organizzata, sostanzialmente le catene, che sosteneva che la legge italiana impedisse la possibilità di informare i pazienti in maniera completa ed esaustiva.
La Commissione Europea ha sottoposto alla nostra attenzione in particolare la criticità legata al termine “promozionale”, che nell’inglese promotional sta a indicare qualsiasi tipo di pubblicità, sia quella commerciale che quella informativa, credendo ci fosse quindi un limite a qualsiasi tipo di pubblicità, anche quella esclusivamente informativa, e ha aperto nei confronti del nostro paese una pre-procedura di infrazione.

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Table of Contents: Vol. 92 – Issue 2 – Febbraio 2024

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