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Trattamenti locali per la gestione dell’osteite alveolare (alveolite secca): una revisione Cochrane
BACKGROUND: L’osteite alveolare (alveolite secca) è una complicanza delle estrazioni dentali che coinvolgono più spesso i denti molari mandibolari. È associata a forte dolore che si sviluppa da 2 a 3 giorni dopo l’intervento con o senza alitosi, alla presenza di un alveolo che può essere parzialmente o totalmente privo di coaguli di sangue e alla necessità di un maggior numero di visite post-operatorie.
Questo è un aggiornamento di una Cochrane Review pubblicata per la prima volta nel 2012.
OBIETTIVI: Valutare gli effetti di interventi locali utilizzati per la prevenzione e il trattamento dell’osteite alveolare (alveolite secca) dopo l’estrazione del dente.
METODI DI RICERCA:
Un information specialist ha effettuato ricerche in quattro database bibliografici fino al 28 settembre 2021 e ha utilizzato metodi di ricerca aggiuntivi per identificare studi pubblicati, non pubblicati e in corso.
CRITERI DI SELEZIONE E ANALISI DEI DATI: Sono stati inclusi studi randomizzati e controllati su adulti di età superiore ai 18 anni, che necessitavano di estrarre i denti permanenti o che avevano sviluppato un’alveolite secca dopo l’estrazione. Sono stati considerati studi che prevedevano qualsiasi tipo di intervento locale utilizzato per la prevenzione o il trattamento dell’alveolite secca, rispetto a un diverso intervento locale, placebo o nessun trattamento. Gli studi che indagavano l’uso sistemico di antibiotici o di tecniche chirurgiche sono stati esclusi, poiché questi interventi sono valutati in Cochrane Reviews separate. Sono state seguite le linee guida statistiche Cochrane, riportando esiti dicotomici in termini di risk ratio (RR) e calcolando gli intervalli di confidenza (IC) al 95% utilizzando modelli a effetti casuali. Per alcuni degli studi split-mouth con dati sparsi non è stato possibile calcolare alcun RR, quindi è stato calcolato l’exact odds ratio (OR). Il GRADE è stato utilizzato per valutare la qualità delle prove.
RISULTATI PRINCIPALI: Sono stati inclusi 49 studi con 6771 partecipanti; 39 studi (con 6219 partecipanti) hanno studiato la prevenzione dell’alveolite secca e 10 studi (con 552 partecipanti)
hanno esaminato il trattamento dell’alveolite secca. Sedici studi erano ad alto rischio di bias, 30 studi a rischio non chiaro di bias e 3 studi a basso rischio di bias. Di seguito i risultati relativamente alla prevenzione.
Clorexidina nella prevenzione dell’alveolite secca – Rispetto al placebo, effettuare sciacqui con collutori a base di clorexidina (concentrazioni allo 0,12% e 0,2%) sia prima che 24 ore dopo le estrazioni, singole o multiple, ha ridotto sostanzialmente il rischio di sviluppare un’alveolite secca con un OR di 0,38 (qualità delle prove moderata). La prevalenza dell’alveolite secca varia dall’1% al 5% nelle estrazioni dentali di routine fino al 30% nei terzi molari estratti chirurgicamente. Il numero di pazienti che doveva essere trattato (number needed to treat, NNT) con collutori alla clorexidina per evitare che un paziente avesse un’alveolite secca era di 162, 33 e 7, considerando una prevalenza di controllo di alveolite secca, rispettivamente, dello 0,01, 0,05 e 0,30. Rispetto al placebo, l’inserimento di gel di clorexidina all’interno dell’alveolo dopo le estrazioni riduceva le probabilità di sviluppare un’alveolite secca del 58% con un OR di 0,44 (qualità delle prove moderata). Il NNT con gel di clorexidina (0,2%) per evitare che un paziente sviluppasse un’alveolite secca era di 180, 37 e 7, sempre considerano una prevalenza di controllo di alveolite secca, rispettivamente, dello 0,01, 0,05 e 0,30. Rispetto al collutorio a base di clorexidina (allo 0,12%) l’inserimento di gel di clorexidina (allo 0,2%) all’interno dell’alveolo dopo le estrazioni non è risultato superiore nel ridurre il rischio di alveolite secca (RR 0,74, qualità delle prove bassa). La presente revisione ha trovato alcuni riscontri rispetto all’associazione di reazioni avverse minori e l’uso di collutori con clorexidina allo 0,12% e 0,2% (alterazione del gusto, pigmentazione dei denti, stomatite), sebbene la maggior parte degli studi non sia stata progettata esplicitamente per rilevare la presenza di reazioni di ipersensibilità al collutorio nell’ambito del protocollo di studio. Non sono stati segnalati eventi avversi in relazione all’uso di gel alla clorexidina allo 0,2% posto direttamente nell’alveolo.
Platelet rich plasma nella prevenzione dell’alveolite secca – Rispetto al placebo, il posizionamento di plasma ricco di piastrine (platelet rich plasma) dopo le estrazioni non ha fornito risultati superiori nel ridurre il rischio di avere un’alveolite secca (RR 0,51, qualità delle prove molto bassa). Altro – Altri 21 interventi per il trattamento dell’alveolite secca sono stati valutati in singoli studi, fornendo però prove insufficienti per determinarne gli effetti. Di seguito i risultati relativamente al trattamento.
Ossido di zinco eugenolo versus Alvogyl nel trattamento dell’alveolite secca – Due studi, con 80 partecipanti, hanno dimostrato che Alvogyl (vecchia formulazione) è più efficace dell’ossido di zinco eugenolo nel ridurre il dolore al giorno 7 (differenza media- MD -1,40, qualità delle prove molto bassa).
Altro – Altri nove interventi per il trattamento dell’alveolite secca sono stati valutati in singoli studi, fornendo prove insufficienti per determinarne gli effetti.
CONCLUSIONI DEGLI AUTORI: Le estrazioni dentali sono generalmente eseguite dai dentisti per differenti motivi; tuttavia, tutti gli studi, tranne cinque, considerati nella presente revisione includevano partecipanti sottoposti a estrazione di terzi molari, la maggior parte delle quali sono state eseguite da chirurghi orali. Vi sono prove di moderata certezza che il collutorio alla clorexidina (0,12% e 0,2%) o il posizionamento di gel alla clorexidina (0,2%) nelle cavità dei denti estratti probabilmente si traducono in una riduzione dell’alveolite secca.
Non vi erano prove sufficienti per determinare gli effetti degli altri 21 interventi preventivi valutati in altri singoli studi.
Vi sono prove limitate di qualità molto bassa che Alvogyl (vecchia formulazione) possa ridurre il dolore al giorno 7 nei pazienti con alveolite secca rispetto all’ossido di zinco eugenolo.
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