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Trattamento multidisciplinare orto-perio di un caso di parodontite di stadio III generalizzata
La paziente, una donna di 43 anni, si è presentata alla nostra osservazione nel 2016 riferendo un progressivo spostamento degli incisivi centrali superiori, associato a episodi di gonfiore gengivale, prevalentemente nei settori posteriori superiori. Preoccupata per l’evoluzione del quadro, si era precedentemente rivolta a un collega che le aveva prospettato la perdita di numerosi elementi dell’arcata superiore e la loro sostituzione mediante impianti osteointegrati. Tuttavia, la paziente desiderava mantenere i propri denti e correggere la migrazione dell’elemento 1.1, che le creava un disagio estetico.
Dal punto di vista anamnestico, la paziente è in buono stato di salute generale, non assume farmaci e non ha mai effettuato trattamenti odontoiatrici rilevanti, a eccezione di sedute di igiene professionale saltuarie. Riferisce sintomi di fastidio gengivale e migrazione dell’elemento 1.1 da circa 4-5 anni. Non presenta una storia familiare significativa per malattia parodontale, se non la perdita di diversi denti nella madre per patologia cariosa. È fumatrice da 15 anni (8-10 sigarette al giorno) e riporta un livello di stress quotidiano relativamente basso. La sua igiene orale domiciliare include l’uso combinato di spazzolino manuale ed elettrico, associato a scovolini interdentali.
A livello intraorale, si riscontrano overjet e overbite aumentati con morso profondo anteriore. Dal punto di vista occlusale, presenta una prima classe di Angle canina e molare bilaterale, senza segni di trauma occlusale. L’elemento 1.1 appare migrato distalmente ed estruso.
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