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Estetica. Approccio conservativo e flussi digitali: lo stato dell’arte secondo AIC
Appuntamento a Bologna dal 9 all’11 maggio con il 25° Congresso Annuale dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa.
Se sei un odontoiatra o un odontotecnico sai che c’è un aspetto che fino a pochi anni fa i pazienti consideravano marginale ed era per noi operatori quasi facoltativo. Questo fattore oggi viene, invece, dato per scontato e, come tale, preteso, qualunque sia il trattamento restaurativo eseguito. Il non offrilo ai pazienti rischia di farci percepire come professionisti non all’altezza della situazione, nonostante si sia agito secondo scienza e coscienza, arrivando a un risultato terapeutico e tecnico eccellente.
Sto parlando dell’estetica che, pur prestandosi a interpretazioni soggettive, viene oggi interpretata in base a criteri universali e oggettivi ormai ben codificati in odontoiatria.
Per vincere questa importante sfida è assolutamente necessario avere chiarezza di idee e competenza nel progettare, anche grazie all’impiego dei moderni sistemi digitali, l’outcome estetico ideale per il nostro paziente.
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