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Estrazione dei terzi molari: come gestire i casi clinici. Intervista ECM a.. Pietro Felice
L’estrazione dei terzi molari rappresenta uno degli interventi di chirurgia orale più comuni. La sua frequenza non la rende tuttavia esente da complicanze che possono rivelarsi anche gravi e permanenti. Il Corso, la cui pubblicazione su Dental Cadmos inizia in questo fascicolo, fornisce gli strumenti per non sottovalutare l’intervento e applicare le corrette procedure fin dalla fase preoperatoria.
Abbiamo approfondito i contenuti di questo percorso formativo con il suo coordinatore scientifico, Pietro Felice, Professore Associato di Chirurgia Orale e Chirurgia Implantare all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna dove è anche direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Orale e del Master in Chirurgia Ossea Ricostruttiva.
Professor Felice, l’estrazione dei terzi molari non è immune da rischi e complicanze…
L’estrazione dei terzi molari rappresenta l’intervento di chirurgia orale più frequentemente eseguito in ambito odontoiatrico e maxillo-facciale. Tuttavia, è una procedura chirurgica non priva di rischi e di possibili complicanze postoperatorie, non deve quindi essere mai sottovalutata; molto spesso la posizione anomala e lo stato di questi elementi richiedono un tecnicismo chirurgico non banale.
È necessaria un’attenta fase di preparazione pre-chirurgica. Per gestire al meglio l’estrazione di un terzo molare inferiore o superiore è fondamentale eseguire una prima visita, comprensiva di esami anamnestico, clinico e radiografico che permettano di raccogliere informazioni fondamentali per comprendere la reale indicazione all’estrazione e per stimare la difficoltà estrattiva.
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