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Autonomia e competenza dell’odontoiatra in ambito radiologico: l’anello mancante

OBIETTIVI: La radiologia di primo e secondo livello in Odontoiatria è essenziale nella pratica clinica odontoiatrica per la valutazione diagnostica e la programmazione di trattamenti odontostomatologici. Questo articolo esamina i ruoli distinti del radiologo e dell’odontoiatra nell’uso delle tecniche radiologiche. La legge 409/1985, che ha separato le competenze tra Medicina e Odontoiatria, si è rivelata cruciale nelle significative implicazioni etiche e medico-legali per l’interpretazione delle immagini radiologiche in ambito odontoiatrico. L’obiettivo di questo articolo è quello di analizzare l’utilizzo della radiodiagnostica in Odontoiatria, individuando e chiarendo le competenze specifiche tra radiologi e odontoiatri e proporre soluzioni che garantiscano un utilizzo appropriato delle immagini radiologiche nel contesto clinico odontoiatrico.

MATERIALI E METODI: Questo studio è stato condotto attraverso un’analisi qualitativa della letteratura esistente riguardante le competenze dei radiologi e degli odontoiatri, le normative vigenti e le pratiche etiche in ambito medico e odontoiatrico, anche alla luce dei nuovi orientamenti epistemologici verso cui si orientano i nuovi indirizzi della Medicina. Sono state esaminate le implicazioni della legge 409/1985 sulla separazione tra Medicina e Odontoiatria e la necessità di un sistema di validazione per i referti radiologici in ambito odontoiatrico differente da quello attuale.

DISCUSSIONE: La distinzione delle competenze tra radiologo e odontoiatra è cruciale per garantire diagnosi accurate e trattamenti appropriati. La radiodiagnostica attuale, così determinante nella moderna professione, non può essere utilizzata a pieno titolo ed esprimere il proprio potenziale di ausilio all’Odontoiatria se privata della necessaria conoscenza clinica e della semeiotica. Infatti, è l’integrazione contestuale all’esame clinico stesso che consente di formulare una diagnosi completa. La legge 409/1985 ha chiarito la distinzione tra le competenze mediche e odontoiatriche, sottolineando l’importanza di rispettare i confini e le responsabilità professionali. Tuttavia, essa non affronta le problematiche radiologiche specifiche dell’Odontoiatria, un ambito che storicamente era sotto la gestione esclusiva della Medicina. Questa omissione lascia un vuoto normativo che limita l’autonomia degli odontoiatri nell’utilizzo e nell’interpretazione delle tecniche radiologiche, nonostante la loro specializzazione e competenza in questo campo.

CONCLUSIONI: L’attuale separazione delle competenze tra medici radiologi e odontoiatri, sancita dalla Legge 409/1985, limita l’autonomia degli odontoiatri nella refertazione radiologica, nonostante la loro formazione specialistica. Un approccio olistico e integrato, che riconosca le competenze specifiche di ciascun professionista, è essenziale per migliorare l’accuratezza diagnostica e l’efficacia dei trattamenti in Odontoiatria. Un’eventuale revisione normativa potrebbe consentire agli odontoiatri di gestire autonomamente la diagnosi radiologica, ottimizzando così le cure e rispondendo adeguatamente alle esigenze cliniche del paziente.

SIGNIFICATO CLINICO: La distinzione delle competenze e l’integrazione delle conoscenze cliniche odontoiatriche sono essenziali per migliorare l’accuratezza diagnostica e l’efficacia dei trattamenti odontoiatrici.

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Table of Contents: Vol. 93 – Issue 5 – Maggio 2025

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