Articoli
A casa
I miei genitori sono due ottantenni arzilli quanto basta. E sono golosi di pollo fritto.
Intendiamoci, la norma è che a casa loro si mangino ottime pietanze che la mamma prepara con tecnica esperta a partire da ingredienti scelti con cura. Però può capitare che una delle sere in cui vado a trovarli per tifare la squadra del cuore insieme al babbo, io venga incaricato di procurare un secchiello di pezzi di pollo impanati in una pastella un po’ piccante e croccante, con contorno di patatine.
Penso che tutti i lettori di Dental Cadmos, nessuno escluso, considerino una bocca in buona salute una componente essenziale del benessere di ogni individuo, indipendentemente dall’età e dalle malattie da cui può essere affetto. Purtroppo però non sono pochi i gruppi che per motivi diversi non hanno accesso alle cure. Tra questi chi non è in grado di muoversi per raggiungere la poltrona di un riunito odontoiatrico, pubblico o privato che sia. Penso ad anziani, disabili, allettati, immobilizzati, grandi obesi e altri soggetti non autosufficienti.
A Milano (come in tante altre città grandi e piccole), la pandemia ha dato un impulso decisivo a un fenomeno che era già cominciato da qualche anno e che potremmo chiamare il delivery, ovvero la possibilità di ricevere dove si vuole (casa, studio, ufficio) beni e servizi di tutti i tipi: dal panino alla cena stellata, lavanderia e lavaggio auto, ma anche una radiografia o un prelievo di sangue. Ecco allora che per soddisfare le voglie di junk food dei miei mi è sufficiente aprire una delle tante app disponibili, ordinare secondo i loro desideri, e il pollo fritto è a tavola in tempo per il calcio d’inizio.
L’odontoiatria a domicilio invece non esiste. Mancano strumenti, esperienza, formazione e forse anche regolamenti. È un’odontoiatria dalle mille difficoltà a partire dai pazienti, fragili per definizione. È un’odontoiatria che non può che avere obiettivi e metodi diversi. Ma non è un’odontoiatria impossibile: in giro per il mondo sono in corso progetti e sperimentazioni, perché la domanda esiste ed è destinata ad aumentare. Sono sicuro che là fuori ci siano colleghi giovani, creativi, avventurosi e, perché no, dotati di spirito imprenditoriale in grado di soddisfarla.
Buona lettura.
Giovanni Lodi, Direttore Scientifico Dental Cadmos