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Free solo è una tecnica di arrampicata in cui la parete viene affrontata in solitaria, senza nessuna misura di protezione o assicurazione: nessuna corda, nessuna imbragatura, nessun punto di ancoraggio. Generalmente riferita a scalate di pareti rocciose, l’arrampicata in free solo può anche essere di un fabbricato, spesso un grattacielo. Il rischio è altissimo, nessun margine d’errore è concesso, pena la morte.
Free solo è anche un documentario che racconta l’impresa dell’arrampicatore Alex Honnold, che nel giugno 2017 scala in poche ore i 900 metri verticali di El Capitan, nel Parco nazionale di Yosemite, in free solo (appunto). È un film che non può non emozionare nonostante il lieto fine sia noto. La cosa che più mi ha colpito però sono le parole del protagonista che, vado a memoria, afferma di essere consapevole che il più piccolo errore significherebbe la morte (destino di diversi suoi colleghi), e quindi che raggiungere la cima è l’unico modo che conosce per raggiungere la perfezione.
Non è raro che l’odontoiatria venga interpretata come la ricerca della perfezione: nella forma e nel colore di una ricostruzione, nella chiusura a zero micron di una corona, nella restituzione di una festonatura gengivale naturale, nella completa e precisa sigillatura apicale e via perfezionando. E lo stesso si può dire di molti pazienti, che desiderano il sorriso (secondo loro) perfetto: con i denti allineati come quelli dell’attore hollywoodiano, più bianchi della neve appena caduta, circondati da labbra da modella della pubblicità.
Flett e Hewitt sono due psicologi che dalla fine degli anni Ottanta studiano il perfezionismo, tema su cui hanno scritto libri e pubblicato decine di ricerche. Il loro lavoro ha dimostrato che i perfezionisti sono individui destinati alla sofferenza, tanto che a un certo punto i due hanno pensato se potesse essere utile inserire il perfezionismo nel DSM, il manuale che classifica i disturbi mentali, per poi concludere che è più corretto considerarlo un profilo psicologico strettamente collegato a depressione, disordini alimentari, e suicidio.
Perfetto.
Buona lettura.
Giovanni Lodi, Direttore Scientifico Dental Cadmos