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Carie dentaria e paziente anziano: l’avvento “dell’onda d’argento”

Obiettivi  L’età media delle popolazioni mondiali sta crescendo in maniera pressoché continua da diversi decenni. Le terapie mediche, le condizioni socio-economiche positive e l’adozione di stili di vita di qualità sono sicuramente i maggiori fattori che hanno contribuito a questo incremento.

Materiali e metodi  Dal punto di vista odontoiatrico, anche la salute orale ha visto un netto miglioramento rispetto agli anni passati, con una notevole riduzione degli indici epidemiologici per patologie quali carie dentaria e parodontite. Da un punto di vista statistico però, questo significa che nell’arco dei prossimi anni gli studi odontoiatrici si troveranno a trattare un numero sempre più elevato di pazienti anziani che presenteranno un numero più elevato di denti propri.

Risultati  Se un dente perdura di più nel cavo orale del paziente, andrà incontro a tutte quelle patologie legate a un utilizzo prolungato, soprattutto abrasioni, erosioni, fratture, carie dentaria. Tuttavia, i tessuti di un dente di un soggetto in età avanzata presentano delle caratteristiche istomorfologiche molto peculiari e il comportamento meccanico di questi denti sarà molto diverso da quello di un elemento dentario giovane, che è più elastico e riparabile.

Conclusioni  È necessario che il professionista conosca a fondo tutte le patologie tipiche degli elementi dentari di un soggetto anziano, i limiti ai trattamenti terapeutici, le possibili interferenze delle terapie farmacologiche comunemente utilizzate e il comportamento nel tempo dei
trattamenti eseguiti rispetto ai pazienti più giovani, pena il fallimento precoce delle terapie.

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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.04.2018.05

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