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Fattori che influenzano l’incidenza della batteriemia dopo estrazioni dentarie
Obiettivi La batteriemia di origine orale si definisce come la presenza di batteri, provenienti dalla placca sovra-e sotto-gengivale, all’interno del circolo sanguigno. Di norma, la batteriemia è transitoria e asintomatica, ma in alcuni casi può portare a delle sequele, come lo shock settico o alcune infezioni a distanza, come l’endocardite infettiva.
Molte manovre odontoiatriche, compreso lo spazzolamento dentale domiciliare, possono portare alla disseminazione di questi batteri all’interno del sangue, per cui, nel tempo, sono stati stilati dei protocolli di profilassi antibiotica per i pazienti a rischio che si stanno per sottoporre a manovre odontoiatriche quali estrazioni o ablazione del tartaro. Tuttavia, non c’è chiarezza su quali condizioni anamnestiche del paziente o cliniche della procedura possano andare a influire sulla batteriemia legata a queste manovre odontoiatriche.
La presente revisione intende quindi fornire un’analisi di tutti i fattori che, secondo letteratura, possono andare a influire sull’incidenza della batteriemia dopo estrazioni dentarie, nei pazienti ad alto rischio di endocardite infettiva.
Materiali e metodi È stata condotta una ricerca in Pubmed, Embase e Google Scholar, includendo tutti i trial clinici randomizzati aventi lo scopo di analizzare l’incidenza della batterie-mia dopo estrazioni dentarie attraverso l’analisi di prelievi ematici.
Risultati e conclusioni Nei pazienti ad alto rischio di endocardite infettiva, la profilassi antibiotica con amoxicillina è in grado di produrre una riduzione significativa dell’incidenza della batteriemia dovuta a estrazioni. Antibiotici di seconda scelta nella profilassi, come la clindamicina o l’azitromicina, portano a riduzioni di minor entità della batteriemia, oltre a essere associati a un maggior numero di reazioni avverse.
Meno efficace rispetto all’amoxicillina si è rivelata essere anche la clorexidina in sciacqui; tuttavia, grazie al costo ridotto e alla totale assenza di reazioni avverse, ne viene consigliato un uso routinario prima di eseguire un’estrazione dentaria. Non sembrano esserci correlazioni invece tra l’incidenza della batteriemia e l’età o il sesso del paziente, il numero di denti estratti, l’invasività della procedura e gli indici di salute parodontale.
Saranno tuttavia necessari ulteriori studi clinici randomizzati per portare a delle conclusioni più precise, in particolare che analizzino la prevalenza dell’endocardite infettiva come outcome clinico primario e che identifichino la quantità di batteri presenti in circolo in seguito a estrazioni dentarie, dato che la maggior parte di quelli attualmente disponibili sono focalizzati solo sull’incidenza della batteriemia (presenza/assenza dei batteri all’interno del sangue).
L’utilità della profilassi antibiotica prima di estrazioni dentarie nei pazienti a rischio è stata molto discussa nel corso degli ultimi anni. Nonostante tutto però, la somministrazione profilattica di amoxicillina si è dimostrata essere in grado di ridurre in maniera significativa l’incidenza della batteriemia dopo estrazioni dentarie.
Significato clinico La revisione analizza i fattori che possono influenzare la batteriemia dopo estrazioni dentali, fornendo al clinico informazioni utili alla valutazione del rischio nel paziente che si sta apprestando a ricevere tale prestazione terapeutica.
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