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Gli Estranei e i fatti

I troiani che ascoltano Cassandra predire la caduta della città. Il presidente Donald Trump che commenta i dati dei climatologi sul riscaldamento globale. O se volete qualcosa di più pop, le regine a cui Jon Snow descrive l’esercito degli Estranei che sta per invadere Westeros.

Scetticismo nelle sue diverse sfumature, dal paternalismo all’insolenza più sprezzante, non dissimile da quello di molti tra noi quando ci mettono in guardia sulle conseguenze del cattivo uso degli antibiotici e su un futuro prossimo in cui si ricomincerà a morire per banali infezioni. Comprese quelle dei denti.

Torno a scrivere di resistenze batteriche perché mi sembra un problema che richieda azioni radicali e urgenti. E consapevolezza.

Alcuni fatti. Negli ultimi due anni ho assistito a casi di infezioni odontogene che hanno reso necessario il ricovero in terapia intensiva con prognosi riservata. Non mi era mai capitato nei venticinque anni precedenti. Una casualità, un dato aneddotico?

Probabile.

Però in Europa i decessi dovuti a resistenze batteriche sono 25 mila all’anno (48 mila quelli da incidenti stradali) e in una revisione sistematica del 2017 sulle morti connesse a trattamenti odontoiatrici, quelle conseguenti a infezione sono state più numerose nei sei anni tra il 2010 e il 2015 che nei cinquant’anni precedenti (1960-2009).

A livello globale gli odontoiatri sono responsabili di circa il 10% di tutte le prescrizioni di antibiotici, con una tendenza all’aumento. Secondo diverse analisi, prescriviamo in modo “arbitrario, non necessario” e “irrazionale”: dando antibiotici per condizioni non infettive, attuando profilassi inutili e sbagliando molecole e posologie. Contribuendo ogni volta a selezionare batteri resistenti. Mentre lo sviluppo di nuovi antibiotici si è quasi azzerato negli ultimi 40 anni.

C’è molto che possiamo fare. Il primo passo però deve essere un modo diverso di guardare al trattamento delle infezioni odontogene, in cui gli antibiotici non sono più il trattamento di prima scelta, ma adiuvanti delle procedure operative.

Buona lettura

Prof. Giovanni Lodi, Direttore Scientifico Dental Casmos

doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.09.2017.01

Table of Contents: Vol. 85 – Issue 09 – Novembre 2017

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