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Varato in Friuli Venezia Giulia un progetto globale di odontoiatria sociale

Criticità nell’assistenza odontoiatrica pubblica accomunano un po’ tutte le regioni italiane: tra queste le lunghe liste d’attesa, le disparità nel trattamento offerto, la disorganizzazione nell’iter diagnostico- terapeutico, l’abuso dei Pronto Soccorso odontoiatrici.

Il professor Roberto Di Lenarda, dopo aver esposto un proprio articolato progetto di odontoiatria sociale all’assessore alla Salute e al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, particolarmente sensibili a questi temi, è riuscito a convincere i decisori politici della necessità di riorganizzare l’offerta assistenziale mediante interventi di razionalizzazione e investimenti (e non tagli).

Si è così arrivati alla delibera – denominata Organizzazione della rete odontoiatrica della Regione Friuli Venezia Giulia – emanata dalla Giunta il 14 giugno scorso. Abbiamo chiesto al professor Di Lenarda di illustrarci il progetto.

Professor Di Lenarda, perché è nato questo progetto?

Il progetto di odontoiatria sociale, ripreso due anni fa dopo una mancata concretizzazione nella precedente legislatura, trae sostanzialmente origine dalla valutazione che l’offerta odontoiatrica
regionale era caratterizzata da una serie di criticità: una scarsa chiarezza normativa; una disomogeneità nella tipologia delle prestazioni offerte alla popolazione (in Friuli Venezia Giulia il 51% delle prestazioni totali è erogato dalla sola Clinica di Trieste); una disomogeneità nei criteri sia di accesso sia di applicazione delle esenzioni e dei ticket; una parcellizzazione dell’offerta, con parecchi centri erogatori aperti 6-10 ore la settimana per un numero annuo di prestazioni erogate veramente basso (addirittura 200-300).

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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.08.2016.03

Table of Contents: Vol. 84 – Issue 08 – Ottobre 2016

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