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Nuova Classificazione parodontale nella valutazione del futuro paziente a rischio BRONJ
Obiettivi Lo scopo di questo studio è valutare lo stato parodontale dei pazienti con indicazioni alla terapia con acido zoledronico per patologie oncologiche attraverso l’applicazione della Nuova Classificazione 2017 della malattia parodontale e perimplantare.
Materiali e metodi Sono state effettuate valutazioni parodontali ai pazienti recatisi presso la Clinica Odontoiatrica di Padova per la visita odontostomatologica preventiva alla terapia con acido zoledronico (Zometa®) (Gruppo Casi). Il Gruppo Casi è stato poi confrontato con un secondo gruppo paragonabile per età, sesso, diabete, fumo e patologie sistemiche non riguardanti la patologia per cui è stata indicata la terapia con acido zoledronico (Zometa®) (Gruppo Controlli). Per registrare i parametri parodontali è stata utilizzata la cartella parodontale informatizzata dell’Università di Berna.
A ogni paziente durante la visita, in presenza di imaging e attraverso l’utilizzo di una sonda parodontale Williams e Nabers, è stata assegnata una diagnosi dello stato parodontale riferita alla Nuova Classificazione 2017 delle malattie parodontali e perimplantari.
Risultati e conclusioni Nel Gruppo Casi è stato rilevato un BoP (%) medio pari a a 25,26 e una presenza percentuale di placca (%) media pari a 35,53 mentre al Gruppo Controlli è stato rilevato un BoP (%) medio 35,73 e una presenza percentuale di placca (%) media uguale a 25,46. La differenza dei valori di BoP (%) e di presenza percentuale di placca (%) risulta statisticamente significativa (p <0,05).
I risultati dell’applicazione della Nuova Classificazione della malattia parodontale e perimplantare hanno evidenziato che nel Gruppo Casi il 6,67% dei pazienti presentava uno stato di salute, il 16,67% è stato associato allo stadio 1, il 3,3% è stato associato allo stadio 2, il 40% è stato associato allo stadio 3 e il 33,33% allo stadio 4. Al 57,14% dei pazienti del Gruppo Casi è stato associato il grado A, al 35,71% il grado B e al 7,14% il grado C.
L’estensione della malattia parodontale nel Gruppo Casi è risultata generalizzata nel 47,37% dei pazienti e localizzata nel restante 52,63%. I risultati dell’applicazione della Nuova Classificazione della malattia parodontale e perimplantare hanno evidenziato che nel Gruppo Controlli il 6,67% dei pazienti è stato associato a uno stato di salute, il 3,33% è stato associato allo stadio 1, il 16,67% è stato associato allo stadio 2, il 43,33% è stato associato allo stadio 3 e il 30,00% allo stadio 4. Al 35,71% dei pazienti del Gruppo Controlli è stato associato il grado A, al 60,71% il grado B e al 3,57% il grado C. L’estensione della malattia parodontale nel Gruppo Controlli è risultata generalizzata nel 52,63% dei pazienti e localizzata nel restante 44,44%.
Il confronto tra i risultati derivati dall’applicazione della Nuova Classificazione parodontale effettuato attraverso il Fisher’s Test ha evidenziato come non esista una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi (p >0,05). Questo risultato può potenzialmente dimostrare come lo stato parodontale dei pazienti con indicazioni alla terapia con acido zoledronico per patologie oncologiche rispecchia quello della popolazione generale.
Significato clinico La Nuova Classificazione parodontale permette di classificare i pazienti in base allo stato parodontale e al rischio di progressione della malattia parodontale; questo permette di ottenere una valutazione univoca che facilita la condivisione dei dati tra clinici e permette una buona gestione nel tempo dei pazienti.
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