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Caso clinico di un paziente affetto da malattia parodontale di Stadio IV Grado C
La parodontite è una patologia infiammatoria cronica multi-fattoriale associata a biofilm di placca disbiotica e caratterizzata da una progressiva distruzione dell’apparato di supporto dei denti, che si manifesta clinicamente attraverso la perdita di attacco clinico e radiograficamente con la perdita di osso alveolar.
La malattia parodontale rappresenta un grave problema di salute pubblica a causa della sua alta prevalenza che può comportare la perdita dei denti influenzando negativamente la funzione masticatoria e l’estetica, oltre ad avere un impatto sulla salute sistemica. Inizialmente, il trattamento parodontale consta di una riduzione non specifica della carica batterica sopra e sotto gengivale, basata sull’istruzione e sulla motivazione del paziente alle manovre di igiene orale e sulla terapia non chirurgica eseguita dallo specialista.
Al termine della terapia causale possono comunque residuare tasche parodontali che potrebbero compromettere la prognosi degli elementi dentari ai quali sono associate. La presenza di tali sondaggi residui molto spesso dipende da difetti ossei verticali (o infraossei) che sono stati associati a un alto rischio di progressione della malattia e a eventuale perdita di denti.
Pertanto, sono considerati siti che necessitano di ulteriore terapia. I difetti infraossei profondi possono essere trattati con terapia chirurgica di tipo ricostruttivo con l’obiettivo di ottenere un guadagno di attacco clinico, il riempimento dei difetti ossei e la riduzione della profondità di sondaggio minimizzando la recessione gengivale.
È stato dimostrato che la terapia rigenerativa può essere applicata a elementi dentari gravemente compromessi con profondi difetti infraossei anche oltre l’apice radicolare.
Lo scopo di questo case report è descrivere i risultati a 2 anni dalla terapia parodontale di un paziente affetto da parodontite di Stadio IV e Grado C che presentava profondi difetti infraossei, ponendo particolare enfasi sulla possibilità di trattare e mantenere elementi dentari gravemente compromessi.
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