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Solutions: i paradigmi dell’odontoiatria conservativa
“Solutions – Tecniche restaurative adesive e procedure chirurgiche integrate” – l’opera di Marco Veneziani che abbiamo intervistato – esamina tutte le possibili soluzioni alle molteplici problematiche cliniche inerenti i restauri adesivi dei settori posteriori.
Le tecniche adesive compiono trent’anni: che cosa hanno cambiato nella pratica professionale e quali sono gli elementi messi in risalto in questo testo?
L’evoluzione dei materiali estetici adesivi ha notevolmente modificato l’approccio restaurativo dei settori posteriori. I compositi e i moderni adesivi smalto-dentinali sono oggi sempre più in grado di garantire, se utilizzati in modo corretto, ottimi risultati anche a lungo termine.
I maggiori vantaggi dei restauri adesivi riguardano l’estetica, la massima conservazione di tessuto sano e la possibilità di rinforzo della struttura dentale residua. Sebbene sia possibile eseguire restauri estesi con tecnica diretta, il principale problema dei materiali compositi, la contrazione da polimerizzazione, non è stato ancora completamente risolto.
In presenza quindi di cavità di ampie dimensioni con ricoprimento cuspidale con eventuale smalto cervicale ridotto o assente, trovano indicazione i restauri estetici cementati adesivamente sia in composito che in ceramica (disilicato di litio).
Le tecniche dirette si stanno evolvendo: può darci qualche spunto riguardo ai temi espressi nel libro?
La parte relativa alle tecniche adesive da restauro dirette viene trattata in modo innovativo. Nel Capitolo 2 vengono descritti nel dettaglio i sistemi adesivi smalto-dentinali, i materiali, gli strumenti specifici per l’operatività e le diverse sistematiche di matrici sezionali al fine di ottenere costantemente punti di contatto efficaci.
Le differenti soluzioni cliniche vengono invece ampiamente analizzate nel Capitolo 3, evidenziando la possibilità di utilizzare procedure differenti nelle diverse situazioni cliniche: quindi dai restauri preventivi alle tecniche di stratificazione a 3-4-5 incrementi per cavità di I e II classe di piccole-medie dimensioni fino ai restauri più estesi con tecniche a più incrementi a mano libera o guidate da mascherine in silicone (Silicon index guided technique).
Sono descritte anche tecniche di pressaggio di compositi flowable o in pasta (build-up e press tecnique) con un accenno all’utilizzo dei più recenti materiali one-shade o bulk-fill. Si analizzano i protocolli volti a preservare la vitalità pulpare in casi di prossimità o anche esposizione della polpa stessa.
La parte veramente innovativa è quella relativa alle procedure chirurgico-restaurative integrate in una sola seduta per il trattamento di lesioni a margini subgengivali per carie o riassorbimenti esterni radicolari con la descrizione step-by step di tutte le procedure compresa la difficile fase di isolamento del campo intra- o post-operatorio che ho personalmente codificato.
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