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Viaggio al centro della terapia endodontica
La seconda edizione del Manuale di Endodonzia, progetto della SIE, propone la più completa gamma delle tematiche alla base di questa disciplina. Con Roberto Fornara – co-autore e Presidente della Società per il biennio 2020-2021 – abbiamo approfondito le novità del volume.
Con il contributo di un nutrito gruppo di soci, dottor Fornara, in piena pandemia avete dato alle stampe la seconda edizione del Manuale…
Abbiamo attraversato effettivamente un anno molto complicato dal punto di vista societario; nonostante questo siamo riusciti a lavorare su questo progetto al quale la Società Italiana di Endodonzia tiene moltissimo proprio perché, e forse oggi questo è ancora più attuale, è di fondamentale importanza per una società scientifica fare cultura odontoiatrica.
È il frutto di uno sforzo congiunto di numerosi soci attivi, molto noti a livello nazionale e internazionale per quanto attiene alla disciplina endodontica; abbiamo raccolto queste competenze e conoscenze facendole confluire nel nuovo Manuale che già nella sua prima edizione ha riscosso importanti e positivi apprezzamenti.
Un lavoro imponente, che partendo dagli aspetti biologici guida il lettore in un vero e proprio “viaggio” nell’endodonzia.
Il Manuale è stato concepito come una “visita guidata” nella disciplina endodontica, perché l’approfondita conoscenza del sistema pulpo-dentinale, dei tessuti di sostegno, delle patologie correlate e delle dinamiche che ne governano le trasformazioni fornisce la base scientifica per avviare il processo di diagnosi e formulare una corretta terapia che abbia una prognosi certa e, possibilmente, duratura.
E in una disciplina quale è l’endodonzia, che troppo spesso in modo erroneo viene vissuta come solo meccanicistica, è proprio in capitoli come quelli sulla biologia, sull’embriogenesi e sull’anatomia endodontica che si nasconde fondamentalmente il vero segreto.
Quali sono le maggiori novità della seconda edizione?
Il Manuale è stato arricchito, in molte parti, dalle nozioni più attuali in tema di strumenti, otturazione canalare e innovazione tecnologica. Per esempio, è stata aggiornata la parte sulla radiologia endodontica perché, indubbiamente, l’indagine radiografica riveste un ruolo essenziale per la valutazione clinica del paziente odontoiatrico. Vengono proposti quindi approfondimenti sulla radiologia bidimensionale, su quella endorale periapicale e sulla Cone Beam Computed Tomography. Proprio l’avvento della CBCT consente oggi un approccio differente da quello tradizionale, permettendo di ottenere immagini con una reale ricostruzione tridimensionale della realtà clinica, in tempi rapidi e con basse dosi di irraggiamento per il paziente.
Altresì particolare attenzione è stata rivolta all’approfondimento dei trattamenti rivolti ai soggetti diversamente abili e al percorso clinico ed ergonomico nei pazienti che necessitano di particolare attenzione e approcci specifici, quali i bambini e gli anziani.
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