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Iter diagnostico nella riabilitazione di pazienti affetti da labio-palato-schisi
Obiettivi L’obiettivo del seguente lavoro è quello di illustrare l’iter riabilitativo di 49 pazienti affetti da labio-palato-schisi (LPS) analizzando sia i protocolli chirurgici, sia i protocolli ortodontici, implantari e protesici. Vengono quindi mostrati i risultati relativi al successo del trattamento ortodontico di chiusura degli spazi, della riabilitazione protesica e implanto-protesica di 25 pazienti affetti da labio-palato-schisi con edentulia parziale del mascellare superiore.
Materiali e metodi Attraverso l’uso dei principali motori di ricerca (PubMed e Scopus) sono stati selezionati articoli con lo scopo di ottenere informazioni circa l’incidenza, l’eziopatogenesi, le caratteristiche facciali e dentali e i protocolli di trattamento dei pazienti LPS. Lo studio clinico comprende 49 soggetti LPS, nati tra il 1985 e il 2003 (già precedentemente curati con labioplastica e palatoplastica), trattati mediante innesto osseo autologo per la chiusura della schisi alveolare.
Il 75,51% dei pazienti presenta edentulia parziale del mascellare superiore e l’elemento maggiormente coinvolto risulta essere l’incisivo laterale permanente mascellare. Il campione è stato suddiviso in base al trattamento ricevuto in area di schisi in: gruppo chiusura degli spazi – 22% dei casi – in cui lo spazio edentulo è stato riabilitato con terapia ortodontica che ha previsto lo spostamento mesiale degli elementi canini, seguito dalla ricostruzione degli stessi; gruppo apertura degli spazi – 53% – di cui 8 pazienti hanno ricevuto una protesi fissa e 21 una riabilitazione protesica implanto-supportata; assenza di anomalie in sede di schisi – 25% – dove è stato eseguito un restauro diretto o indiretto degli elementi in zona di schisi, se necessario, per migliorarne l’estetica. I criteri di successo sono stati definiti in base al trattamento scelto per il singolo paziente.
Risultati e conclusioni Tutti i criteri di successo relativi al trattamento ortodontico di chiusura degli spazi sono stati soddisfatti, come anche per il trattamento protesico, dopo un periodo medio di follow-up di 4±0,3 anni. Per quanto riguarda la terapia implantare, la percentuale di sopravvivenza risulta essere del 100% e tutti gli impianti rispondono ai criteri di successo. Solo in due pazienti candidati alla terapia implantare si sono verificate complicanze: una deiscenza della ferita alla riapertura nel primo paziente e nel secondo un riassorbimento perimplantare associato a lieve sintomatologia algica. Entrambe le complicanze sono state risolte con successo.
Significato clinico Definire il trattamento ideale per i pazienti LPS è difficile a causa delle numerose variabili individuali e della risposta soggettiva alla terapia. I risultati del presente studio mostrano che sia il trattamento di chiusura sia quello di apertura ortodontica hanno dato risultati estetici simili e soddisfacenti. In particolare, questo studio conferma che l’utilizzo di impianti dentali, inseriti in alveoli innestati, rappresenta un’eccellente soluzione terapeutica prevedibile nel lungo periodo.
Gli autori ritengono che la scelta del trattamento riabilitativo più idoneo si debba basare sulle caratteristiche di ogni paziente. Inoltre, a causa delle problematiche molto complesse che coinvolgono diversi ambiti, un approccio multidisciplinare rappresenta la chiave del successo nella gestione dei pazienti LPS al fine di ottenere risultati funzionali ed estetici nel tempo.
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