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Lesioni osteolitiche dei mascellari: iter diagnostico e terapeutico – Modulo 2: Radiotrasparenze pericoronali e a margini netti (parte I)
OBIETTIVI: L’obiettivo di questo Modulo è fornire al clinico una conoscenza approfondita degli aspetti, in primis radiografici, delle lesioni radiotrasparenti che circondano la corona degli elementi e delle entità radiotrasparenti a margini netti non patologiche. Saranno inoltre messe a confronto le similitudini tra le lesioni, che permettono di escludere in prima istanza alcune ipotesi diagnostiche, e gli elementi di diversità radiografico-clinica che consentono di eseguire una corretta diagnosi differenziale.
MATERIALI E METODI: È stata presa in analisi la più recente letteratura internazionale disponibile circa: lo spazio follicolare normale; la cisti dentigera detta anche cisti follicolare;
la cisti botrioide; la cisti eruttiva detta anche cisti gengivale; l’osteolisi da pericoronarite; il fibroma ameloblastico; il fibro-odontoma ameloblastico; il tumore odontogeno adenomatoide; il tumore di Pindborg; le cripte dentali precoci; la variante della struttura trabecolare midollare; la lacuna di Stafne; la cavità postestrattiva; il difetto osteoporotico midollare focale; il difetto fibroso di guarigione.
Tale letteratura è stata rinvenuta attraverso le principali banche dati (PubMed, Medline, Scopus, Google Scholar e Cochrane Library) ed è stata coniugata all’esperienza derivata da svariati anni di attività clinica degli autori.
RISULTATI: I dati riportati in letteratura evidenziano come sia possibile individuare delle caratteristiche peculiari identificative per ogni tipo di lesione tali da poter ascrivere il sospetto diagnostico a poche tipologie. La localizzazione, l’aspetto radiografico, la distribuzione nella popolazione divisa per età nonché caratteristiche correlate agli elementi coinvolti nella radiotrasparenza possono guidare il clinico in una corretta diagnosi, distinguendo lesioni propriamente dette da ondizioni cliniche non necessitanti di alcun trattamento.
DISCUSSIONE: Le lesioni radiotrasparenti esaminate possono essere distinte in radiotrasparenze pericoronali e a margini netti sulla base del coinvolgimento o meno della
corona degli elementi dentari. I quadri radiografici sono fondamentali per una corretta diagnosi, ma spesso da soli non risultano dirimenti se non correlati da un’accurata anamnesi e da conoscenze topografiche e di distribuzione demografica. L’inquadramento diagnostico è finalizzato al trattamento e al corretto programma di follow-up, nonché a individuare lesioni potenzialmente più aggressive e distinguerle da condizioni parafisiologiche.
CONCLUSIONI: L’odontoiatra deve essere in grado di discriminare, attraverso una profonda conoscenza anamnestica e un’accurata indagine clinica e radiografica, le forme più o meno aggressive delle lesioni osteolitiche al fine di poter distinguere i casi che necessitano di un approccio osservazionale un mantenimento del paziente in regime di follow-up dai casi che necessitano di un trattamento conservativo o più aggressivo, preceduto da un esame bioptico quando indicato.
SIGNIFICATO CLINICO: Questo Modulo ha l’intento di fornire al clinico le informazioni radiografiche utili per potere formulare una corretta ipotesi diagnostica circa le macrocategorie di lesioni radiotrasparenti pericoronali e di lesioni a margini netti non patologiche.
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