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Rischio di MRONJ associato all’implantologia: case sequence e discussione delle fonti disponibili
OBIETTIVI: L’osteonecrosi correlata all’uso di farmaci (Medication Related Osteonecrosis of the Jaws, MRONJ) è forse l’ultima patologia inserita, in senso cronologico, tra quelle che colpiscono il distretto oro-maxillofacciale.
Esistono a livello nazionale e internazionale linee guida relative al trattamento della patologia osteometabolica e oncologica, mentre sono disponibili raccomandazioni e consensi relativi alla diagnosi e alla terapia della MRONJ.
A livello di letteratura internazionale sono presenti articoli e revisioni sistematiche in merito all’atteggiamento da tenere in corso di trattamento con Bone Target Agents (BTA) e impianti endossei.
Essendo una patologia recente e la sua descrizione e trattamento in continua evoluzione, esiste il rischio concreto di riferirsi a fonti che diventano datate e obsolete rapidamente.
Solo nelle ultime raccomandazioni AAOMS e SIPMO-SICMF (quelle maggiormente impiegate a livello internazionale e nazionale) sono finalmente disponibili dati di prevalenza relativa all’ONJ spontanea o associata a manovre chirurgiche odontoiatriche. Purtroppo però il dato di prevalenza relativo a ONJ associata a implantologia non è presente.
Scopo di questo studio è di riportare una casistica di MRONJ associata a implantologia e rivedere criticamente le fonti disponibili.
MATERIALI E METODI: È stata realizzata una revisione descrittiva della letteratura con particolare attenzione relativa a linee guida, raccomandazioni e consensi disponibili a livello nazionale e internazionale.
Nel periodo dal 2019 al 2024 sono stati raccolti casi consecutivi seguiti presso l’unità di MRONJ degli autori associati a implantologia.
I casi sono stati catalogati e stadiati utilizzando sia la classificazione AAOMS 2022 che quella SIPMO-SICMF 2023.
RISULTATI: Sono stati presi in esame 25 pazienti, 4 maschi (16%) e 21 femmine (84%), l’età media era di 67,5 anni, da 38 a 85 (deviazione standard 10,6). Un caso ha avuto una necrosi bimascellare.
Quattro pazienti (16%) erano stati trattati con Bone Target Agents high dose (per mieloma multiplo), 1 per metastasi da carcinoma alla mammella, mentre 18 (72%) con low dose per osteoporosi, di cui 1 indotto da trattamento farmacologico ormonale per pregresso tumore alla mammella (Cancer Treatment- Induced Bone Loss, CTIBL), 1 con inibitore della tirosinchinasi, 1 con anti TNF alfa.
Ventiquattro casi sono stati stabilizzati a un anno (secondo SIPMO-SICMF 2023). Il termine “stabilizzati” è quello utilizzato da SIPMO-SICMF e rappresenta non la restitutio ad integrum, chiaramente impossibile in questi casi, quanto piuttosto l’epitelizzazione del sito, l’assenza di dolore, secrezioni purulente o fistole.
Ventiquattro casi sono stati trattati chirurgicamente, uno farmacologicamente. Le voci disponibili relative a linee guida, raccomandazioni e consensi sono state discusse criticamente.
CONCLUSIONI: Il rischio di ONJ associata a implantologia è, come da letteratura corrente, possibile anche se relativamente infrequente. Nelle terapie high dose è sempre sconsigliato, mentre può essere preso in considerazione, con precauzione, nelle terapie low dose.
SIGNIFICATO CLINICO: Quotidianamente il clinico si trova di fronte a richieste di riabilitazione implanto-protesica da parte di pazienti in trattamento con farmaci in grado di indurre MRONJ. Spesso il rischio dello svilupparsi dell’evento MRONJ è sottovalutato dal medico prescrittore anche a causa della disponibilità di letteratura datata e della carenza di dati di prevalenza chiari.