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Nuovo approccio clinico sulla fonetica in pazienti oncologici con protesi otturatoria
OBIETTIVI: Il mascellare svolge un ruolo importante durante la masticazione, la deglutizione, la fonazione e la respirazione.
Ogni anno in Italia si scoprono circa 13.000 nuovi casi di tumore testa-collo.
La riabilitazione protesica in pazienti edentuli con difetti dati da maxillectomia risulta spesso difficile per l’assenza di denti naturali, necessari per ritenere e sostenere una protesi otturatoria postintervento.
I principali problemi di una protesi otturatoria sono il peso, la fonetica e la ritenzione.
MATERIALI E METODI: La protesi otturatoria definitiva di una paziente sottoposta a emimaxillectomia per carcinoma spino- cellulare è stata modificata. La protesi è stata svuotata per consentire la riduzione del peso e
per migliorare la fonetica sfruttando il principio della trasmissione del suono del diapason in un corpo rigido; successivamente, con l’utilizzo del modello in gesso, della resina acrilica e del silicone si è ricreata la parete mantenendo la cassa armonica.
RISULTATI E CONCLUSIONI: Il risultato di questa procedura ha evidenziato come la paziente sin da subito indossando la protesi ha parlato bene senza avere più la voce nasale; il follow-up a 6 e a 12 mesi ha confermato la soddisfazione della paziente nel potere affrontare una vita di relazione normale.
SIGNIFICATO CLINICO: Il trattamento proposto rappresenta una valida soluzione per migliorare notevolmente gli aspetti psicologici comportamentali
dei pazienti oncologici emi-maxillectomizzati. Sia la riabilitazione protesica tradizionale che quella digitale mantenendo tutti i vantaggi della costruzione di una protesi possono subire modifiche nel tempo, ma soltanto la protesi tradizionale può permettere l’adattamento del suono in poltrona.
Tuttavia, la precisione di questo tipo di lavoro dipende da caso a caso e varia in funzione della complessità della maxillectomia.
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