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Applicazioni delle onde d’urto in odontoiatria: revisione narrativa
Obiettivi Lo scopo di questa revisione narrativa della letteratura è quello di raccogliere e analizzare l’evidenza scientifica in merito all’applicazione delle onde d’urto in odontostomatologia.
Materiali e metodi È stata eseguita una ricerca su database elettronici quali Medline (PubMed), Scopus e Cochrane library da gennaio 1998 a gennaio 2019. I criteri di inclusione da soddisfare erano: pubblicazione in lingua inglese; pubblicazione indicizzata sui principali motori di ricerca; studi in vitro o su animale con campioni rappresentativi e risultati riproducibili; studi su umano (case serie, prospettici o retrospettivi) con numerosità minima pari o superiore a 10, studi caso-controllo, randomizzati (RCT, randomized clinical trial), revisioni sistematiche, metanalisi; assenza di conflitti di interesse da parte degli autori.
Al termine della ricerca elettronica, sono stati esaminati tutti i titoli e tutti gli abstract selezionati, ed è stata determinata la selezione di articoli a testo completo. Dei 138 articoli in versione integrale esaminati, 120 sono stati esclusi dall’analisi finale poiché non soddisfacenti uno o più dei criteri di inclusione sopra elencati. Nei diversi articoli presi in considerazione, l’effetto della ESWT è stato indagato nell’ambito di diverse specialità odontoiatriche; in particolare, questa metodica è stata associata alla terapia ortodontica al fine di accelerarne le tempistiche e di favorire il rimodellamento e la stabilità dei tessuti parodontali nei denti riallineati.
Risultati e conclusioni Anche se gli esatti effetti biologici della terapia con onde d’urto per i disturbi muscolo-scheletrici non sono completamente compresi, gli studi attuali sembrano indicare che la ESWT possa avere un’influenza favorevole sugli osteoblasti e sui loro precursori. Le onde d’urto sarebbero in grado di stimolare l’espressione precoce di citochine legate all’osteogenesi favorendo la crescita e la differenziazione delle cellule stromali del midollo osseo verso gli osteoprogenitori, contribuendo in tal modo nei processi di rigenerazione ossea.
Studi sulla biochimica hanno dimostrato che la ESWT è in grado di attivare diversi geni, quali per esempio quelli implicati nella sintesi di TGF-β1 e BMP-2, legati all’osteogenesi; i modelli di espressione dei geni correlati all’osso come l’osteocalcina (OC) e l’osteopontina (OPN) indotti da onde d’urto sono stati visti essere simili a quelli responsabili della formazione del callo periosteale durante i processi di guarigione. Allo stesso tempo, l’evidenza a supporto dell’uso della ESWT in parodontologia e in chirurgia orale è ancora estremamente limitata; ciò nonostante, numerose informazioni ottenute dall’applicazione delle onde d’urto nel contesto di elementi dentari sottoposti a forze ortodontiche, e in particolare in merito ai profili di espressione di alcune citochine infiammatorie e fattori di crescita, potrebbero potenzialmente essere trasferite in terapia parodontale.
Significato clinico In questo momento, sulla base dei risultati disponibili, l’utilizzo delle onde d’urto come coadiuvanti per il trattamento parodontale od ortodontico è ancora lontano dall’essere raccomandato per la routine clinica, in quanto non sono chiari né i dosaggi né il numero di applicazioni ottimali. Inoltre, i meccanismi cellulari coinvolti e gli effetti provocati sono per ora lontani dall’essere compresi. Tuttavia, gli ipotetici campi di impiego e la ridotta invasività di questa tecnica potrebbero giustificare lo sviluppo di studi futuri.
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