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Contenzioso e sua prevenzione: la parola all’odontologo forense. Intervista a…Marco Scarpelli

L’odontoiatria è tra le specializzazioni mediche più frequentemente oggetto di contenzioso: da una recente indagine Eurispes emerge che è al quarto posto dopo ortopedia, chirurgia e infettivologia. La notizia negativa per i professionisti è che nella maggior parte dei casi, il 74%, è il paziente ad avere la meglio. Affrontiamo il tema con un esperto odontologo forense, Marco Scarpelli.

Andiamo subito al nocciolo della questione, dottor Scarpelli: come evitare i contenziosi?
Data per assodata la competenza clinica del singolo professionista, paradossalmente vorrei dirle che il contenzioso non nasce a causa dell’errore, ma quasi sempre da una scorretta e insufficiente comunicazione.
Comunicare e instaurare un rapporto di fiducia con il proprio paziente consente di evitare i contenziosi o, laddove si instaurino, di bloccarli sul nascere.
Voglio fare l’esempio che riporto sempre ai miei studenti: la mattina nel vostro ambulatorio togliete un ottavo incluso e la sera il paziente è a casa, sanguina, è gonfio e ha dolore.
Se congedando il paziente gli avete detto “stasera lei potrebbe essere gonfio, avere dolore e sanguinare, si comporti così…” il paziente penserà “ma che bravo quel dentista, mi ha tolto il dente e mi ha anche informato di questi eventuali problemi dandomi le informazioni necessarie su come comportarmi”. Se congedate il paziente senza le opportune informazioni, a fronte dei medesimi problemi si arrabbierà e penserà “ho dolore, non so cosa fare, devo andare al pronto soccorso? Quel dentista è un incapace…”.

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Table of Contents: Vol. 92 – Issue 6 – Giugno 2024

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