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Seno mascellare: tecniche di rialzo per via crestale. Intervista a…Marco Redemagni

Storicamente il seno mascellare è sempre stato considerato come una cavità anatomica da non invadere né alterare con atti chirurgici. Il fatto che oggi questa struttura anatomica così particolare, e complessa, possa essere routinariamente innestata con vari materiali al fine di potervi inserire impianti osteointegrati appare qualcosa di “affascinante”.
Da questa asserzione – che apre il volume “Il rialzo del seno mascellare per via crestale” di Giuliano Garlini e Marco Redemagni – prendiamo spunto per iniziare
la nostra chiacchierata con uno dei due autori, Marco Redemagni.

L’approccio crestale è diventato, negli ultimi decenni, la metodica maggiormente utilizzata. Quali sono i vantaggi?
Questa metodica è stata presentata per la prima volta da Robert Summer nel
1993; successivamente si è diffusa in tutto il mondo per i suoi indiscussi vantaggi:
– è meno invasiva per i pazienti e con minori disagi post-operatori rispetto alla tradizionale tecnica con approccio laterale consentendo loro di tornare, nel più breve tempo possibile, alle attività lavorative e relazionali;
– è semplice e facilmente ripetibile ed è meno operatore-dipendente;
– comporta minimi cambiamenti della morfologia e della funzione sinusale;
– presenta un minore numero di complicanze rispetto a una tecnica convenzionale con approccio laterale;
– rispetto a quest’ultima, vanta percentuali di successo assolutamente sovrapponibili.

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Table of Contents: Vol. 91 – Issue 8 – Ottobre 2023

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