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La sopravvivenza delle miniviti palatali inserite con tecnica computer-guidata statica
OBIETTIVI: L’introduzione dell’ancoraggio scheletrico in ortodonzia ha permesso la semplificazione di molte procedure convenzionalmente impiegate per il controllo dell’ancoraggio e ridotto gli effetti dento- alveolari indesiderati di molti dispositivi supportati dagli elementi dentali. L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare il tasso di fallimento delle miniviti palatali inserite con tecnica computer-guidata statica in sede paramediana e parapalatale.
Inoltre, è stata esaminata la presenza di una curva di apprendimento nell’inserimento computer- guidato delle miniviti nonché la risposta dei tessuti molli periimplantari.
MATERIALI E METODI: 202 miniviti palatali sono state inserite in 78 soggetti per scopi ortodontici. Una dima chirurgica è stata realizzata dopo aver pianificato i siti di inserimento su immagini tridimensionali create dalla fusione dei file DICOM ottenuti da tomografie computerizzate a fascio conico (CBCT) e i file STL dei modelli dentali digitali. Quando possibile è stato raggiunto il bi-o tri-corticalismo. Le miniviti caratterizzate da sufficiente stabilità primaria sono state caricate subito dopo l’inserimento. Ad ogni follow-up (2 mesi (T0), 6 mesi (T1) e 12 mesi (T2)) è stata valutata la stabilità implantare. Per valutare la presenza di una curva di apprendimento sono stati valutati il tempo di fallimento delle miniviti e il numero di interventi chirurgici effettuati. Per ciascuna minivite, nei diversi follow-up, oltre al fallimento, sono stati registrati il sanguinamento al sondaggio (BOP) e la profondità di sondaggio (PPD).
RISULTATI: È stato registrato un tasso di fallimento immediato del 5% dovuto alla mancanza di stabilità primaria subito dopo l’inserimento delle miniviti. Nessuna minivite è fallita dopo l’applicazione del carico ortodontico. Il fallimento delle miniviti è avvenuto il modo casuale, senza la presenza di una curva di apprendimento. Gli indici BOP e PPD sono rimasti stabili nel tempo.
CONCLUSIONI: L’inserimento computer-guidato delle miniviti, nella volta palatale, mostra un basso tasso di fallimento e non richiede una curva di apprendimento per ottenere risultati prevedibili. Le miniviti risultano stabili anche nel lungo follow-up senza alterazione degli indici dei tessuti molli periimplantari.
SIGNIFICATO CLINICO: L’utilizzo delle miniviti palatali inserite mediante tecnica computer- guidata statica presenta un basso tasso di fallimento, rendendo questa procedura estremamente vantaggiosa nella pratica clinica quotidiana, soprattutto quando si affrontano casi ortodontici complessi. L’ accuratezza offerta dalla pianificazione digitale elimina la necessità di una lunga curva di apprendimento, rendendo la tecnica non solo affidabile, ma anche accessibile ad ortodontisti con differenti livelli di esperienza, inclusi quelli meno esperti nell’uso di strumenti digitali. Questo approccio consente di ottenere risultati predicibili, migliorando l’efficacia del trattamento e riducendo il rischio di complicanze. Inoltre, la possibilità di visualizzare e pianificare il posizionamento delle miniviti in modo dettagliato e accurato ottimizza i tempi di intervento e aumenta il successo a lungo termine, conferendo ulteriore sicurezza sia ai professionisti che ai pazienti.
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