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Protesi fissa: full immersion, overview e aspetti attuali – Modulo 3: I modelli diagnostici e il montaggio in articolatore, dalla ceratura di diagnosi, al provvisorio, al definitivo: il percorso razionale

OBIETTIVI: Ogni qual volta ci si trova di fronte a un paziente protesico che necessita una valutazione estetico funzionale di fondamentale importanza risulta la rilevazione delle impronte studio preliminari, che permettono di analizzare la situazione iniziale del paziente valutandone tutte le criticità presenti.
Le impronte studio preliminari permettono di catturare tutte quelle informazioni necessarie per approfondire lo studio del caso e sviluppare un corretto piano di trattamento.
L’obiettivo di questo Modulo è quello di spiegare cosa e perché sia necessario implementare alla diagnostica clinica (status radiografico, CBCT, valutazioni orali, status fotografico) dati e parametri trasferibili al laboratorio allo scopo di poter acquisire un quadro completo di informazioni fondamentali per non sbagliare la diagnosi e per formulare il più corretto piano di trattamento e, secondariamente, che permettono di comunicare tra i vari componenti del team clinico-tecnico.

MATERIALI E METODI: Per perseguire tali obiettivi, sono riassunte le motivazioni e le modalità odontotecniche inerenti la rilevazione e lo sviluppo delle impronte preliminari, i materiali da impronta utilizzabili (modalità analogica), il rilievo mediante impronta ottica (modalità digitale).
Si affrontano il tema del montaggio in articolatore, le ragioni del rilievo dell’arco facciale, i risvolti clinico-operativi, illustrando la modellazione in cera degli elementi interessati dal progetto protesico per lo stampaggio del mock-up partendo dal wax-up, analogico o digitale, sino alla preparazione del modello per il provvisorio pre-limatura e al modello master per la finalizzazione, in relazione alla recente letteratura esistente raccolta attraverso le principali banche dati (PubMed, Medline, Scopus, Google Scholar e Cochrane Library).

RISULTATI E DISCUSSIONE: Dall’analisi della letteratura emerge l’utilità oggettiva di poter procedere con l’analisi di un caso protesico analogicamente o digitalmente. In entrambi i casi il clinico rileverà delle impronte studio iniziali, che daranno origine ai modelli studio i quali dovranno essere accoppiati tra loro per l’analisi e lo studio preliminare del progetto ipotizzato, prima ancora della diagnosi correlata.
Nel caso di impostazione analogica (tradizionale), i risultati evidenziano l’esistenza di 2 tipologie di materiali da impronta di comune uso e impiego: l’alginato e il polivinilsilossano (PVS).
Wax-up analogico o virtuale e mock-up attraverso i primi provvisori guidano tecnico e clinico a un percorso razionale sino alla finalizzazione del caso protesico, seguendo una consecutio procedurale codificata e idealmente priva di improvvisazione, per arrivare alla quale il primum movens fondamentale è rappresentato proprio dai modelli diagnostici e dalla loro corretta relazione sull’articolatore, analogico o virtuale.

SIGNIFICATO CLINICO:  Questo Modulo consente al partecipante di acquisire diverse nozioni utili a poter formulare un progetto protesico combinato alle competenze dell’odontotecnico.
L’utilità del Modulo è pertanto rivolta a chi desidera migliorare la comunicazione e i rispettivi ruoli odontotecnico- protesista, volendo acquisire o perfezionare le proprie competenze progettuali secondo un percorso di team guidato e che transita necessariamente attraverso il laboratorio.
Tale percorso, conducibile in modo analogico e tradizionale o digitale, si colloca pienamente nell’ambito di un piano di trattamento protesico integrato e globalmente formulato.

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Table of Contents: Vol. 92 – Issue 8 – Ottobre 2024

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